52 libri all’anno. Questo e’ all’incirca il numero minimo di libri letto da Bill Gates in 52 settimane.
Vuol dire più o meno 1 libro a settimana.
Non tutti sono Bill Gates, ma certamente molti provano a leggere di più.
E anche quando non leggiamo tanto, siamo bombardati da più informazioni, idee, concetti, nozioni.
Oltre ai libri, esiste infatti un mondo. Altri stimoli a cui siamo esposti includono articoli, blog, podcast, video.
E il risultato è che abbiamo l’illusione di imparare di più, quando in realtà ci ricordiamo meno cose.
Dunque come migliorare la memoria?
In questo articolo non mi interessa parlare di quanti o quali libri leggi, su quali articoli e video hai passato la maggior parte del tuo tempo, ma piuttosto capire come fare a memorizzare più facilmente le informazioni che davvero possono fare la differenza
- La curva della memoria e la curva dell’oblio
- 1. Definisci gli argomenti e le categorie che ti interessano
- 2. Utilizza la tua Amazon/Kindle wishlist
- 3. Leggi in relazione al contesto
- 4. Scegli il formato giusto
- 5. Combina tipologie diverse di lettura e fruizione dei contenuti
- 6. Prendi note mentre leggi
- 7. Esporta le note
- 8. Prenditi il tempo per rileggere le note e pratica la “spaced repetition”
- 9. Fai una lista degli insegnamenti che andrai ad applicare
- Conclusioni
La curva della memoria e la curva dell’oblio
Al di là delle solite banalità che si leggono in rete e delle fantomatiche ricette segrete per migliorare la memoria e diventare un guru della memorizzazione, voglio invece condividere 9 tecniche che, dopo anni di sperimentazione, mi sono tornate utili per ricordare ciò che leggo.
In numerose ricerche, e’ stato provato come il nostro cervello tenda a dimenticarsi fino all’ 80% di ciò che legge in meno di 24 ore e fino a quasi il 90% nelle successive settimane.
In pratica, questo vuol dire che nel corso del tempo ci ricordiamo solo il 10% di ciò che leggiamo.
Si, hai capito bene, solo il 10%.
Questa viene definita come “Curva della memoria” e ha più o meno questo aspetto:
In un esperimento condotto in grandi corporations mondiali, e’ stato notato come i dipendenti che avevano sostenuto dei training all’interno della loro azienda, tendevano a dimenticare praticamente tutto ciò che avevano imparato nell’arco di 6 giorni.
La curva della memoria ha la forma di uno scivolo, e uno piuttosto ripido. Le informazioni che manteniamo nella nostra memoria precipitano dopo un solo giorno e tendono a scomparire completamente.
La teoria più famosa sul tema e’ senza dubbio la famosa “Forgetting Curve” o “Curva dell’Oblio”, definita da Hermann Ebbinghaus. I dati riportati dal famoso psicologo tedesco vissuto nella seconda metà dell’800 sono simili a quelli appena discussi e in sostanza ci dicono la stessa cosa: ci dimentichiamo le cose in fretta e, se non facciamo nulla per ricordare le informazioni chiave, le dimenticheremo per sempre.
La curva di Ebbinghaus sostiene che dimentichiamo circa il 70% di quello che leggiamo entro 24 ore e fino all’80% entro un mese dalla lettura.
A prescindere dalle teoria, quello che ci interessa e’ il risultato.
E questo avviene semplicemente perché il nostro cervello decide cosa e’ essenziale ricordare e cosa no. Essendo costantemente bombardato da un cosiddetto “information overload” (sovraccarico informativo), il cervello filtra le informazioni vitali per la nostra sopravvivenza da quelle non indispensabili.
Se ci pensi ha molto senso. Fino a pochi millenni fa, ci siamo dovuti adattare ad un ambiente ostile e le informazioni di cui i nostri antenati avevano davvero bisogno erano quelle necessarie alla sopravvivenza. Ed erano esposti a stimoli infinitamente inferiori in termini sia di energia mentale che numerici.
Ma oggi e’ diverso. Le informazioni ci circondano, o forse accerchiano.
Tra social media, device di ogni genere e tv siamo esposti a informazioni (potenzialmente anche positive ed utili) ogni minuto della nostra giornata.
E quando si parla di lettura e apprendimento, questo rappresenta un problema. Se vogliamo crescere, imparare cose nuove e soprattutto metterle in pratica, dobbiamo imparare a ricordare meglio.
Dunque sorge spontanea una domanda: come migliorare la memoria?
In questo articolo, voglio trattare in particolare un sottoinsieme di queste tecniche, ovvero quelle per ricordare di più dei libri che leggiamo.
Ecco 9 consigli che ti possono aiutare a:
- Leggere le cose giuste
- Capire quello che leggi
- Ricordare gli insegnamenti principali
- Mettere in pratica ciò che hai imparato
Nel contesto di questo articolo, farò principalmente riferimento a libri non-fiction (business, saggi, scienza) o in generale ogni lettura che può essere una buona fonte di ispirazione e apprendimento.
Quello che ho costruito, dopo anni di esperimenti, e’ un sistema che non solo ti può aiutare a leggere di più, ma soprattutto e’ utile a mettere in pratica e riutilizzare ciò che hai imparato.
1. Definisci gli argomenti e le categorie che ti interessano
Il primo passo e’ definire le categorie e argomenti che ti interessano.
Per ogni categoria, fai una lista dei migliori titoli.
Come fare a trovarli?
Per trovare ispirazione, segui le raccomandazioni di amici, colleghi e mentori. Se non hai avuto successo con questo metodo, fidati di Amazon.
Ogni volta che visiti la pagina di un libro su Amazon, infatti, potrai trovare poco sotto una lista dinamica di libri correlati che trattano di temi simili.
2. Utilizza la tua Amazon/Kindle wishlist
Seleziona massimo 5 – 10 libri e aggiungili alla tua “wishlist” o “lista dei desideri” personale.
Personalmente io salvo tutto nella mia wishlist Amazon per comodità. Tutti i libri sono già salvati, pronti per essere acquistati in formato cartaceo, digitale o audio.
E’ davvero utile salvare i titoli che ti ispirano e avere uno “scaffale virtuale” dove sai che potrai trovare il libro di cui avrai bisogno in una situazione particolare in futuro.
Il numero di libri che non leggiamo sara sempre maggiore di quello dei libri che troviamo il tempo di leggere. Se ci pensi, ha senso.
A meno che non utilizziamo qualche fantomatico trucchetto di lettura veloce (che spesso si traduce in una lettura superficiale di cui non ricordiamo nulla), questo numero sarà sempre limitato.
Io stesso all’inizio ci pensavo a lungo prima di aggiungere un libro alla mia wishlist, proprio perché mi sentivo in dovere di doverlo terminare a breve termine. E invece no, la nostra lista dei desideri funziona come una “anti-libreria”: il luogo dove mettiamo i titoli che sapremo di voler leggere e prioritizzare in una fase specifica della nostra vita.
I libri che non leggiamo sono tanto importanti quanto quelli che leggiamo: ci ricordano che ci esiste un’infinità di altre cose che dobbiamo ancora imparare (nel caso in cui ci sentissimo degli esperti) e ci aiutano ad evitare il Dunning-Kruger effect.
3. Leggi in relazione al contesto
In questi ultimi anni ho notato come la lettura contestuale sia forse il punto più importante.
Per ricordare di più, dobbiamo leggere cose che effettivamente utilizziamo e che ci servono nel contesto delle nostre priorità’ attuali.
Tradotto, cosa vuol dire?
Vuol dire avere un obiettivo preciso come ad esempio imparare una determinata competenza, trovare una soluzione ad un problema personale o professionale. Oppure semplicemente avere voglia di approfondire un genere e poi scegliere la lettura adatta al proprio contesto. Vuol dire capire quali sono le nostre priorità (ti consiglio di usare la Eisenhower Matrix per definirle).
In questo modo, sara’ piu semplice assimilare ed elaborare le nozioni che otteniamo dal libro, in modo da associarle mentalmente a casi di studio reali, magari un progetto su cui stiamo lavorando o un problema che stiamo cercando di risolvere nella nostra vita.
Quando leggiamo qualcosa con uno scopo, il nostro cervello inconsciamente cercherà di mettere in pratica quello che apprende e comincerà’ a creare associazioni creative.
E’ molto più semplice (e talvolta utile) leggere un romanzo o un libro che sembra interessante, senza impegno, ma dobbiamo tenere in conto che molto probabilmente ci dimenticheremo presto del suo contenuto.
4. Scegli il formato giusto
Ogni titolo può’ essere letto in differenti formati.
Lo ammetto, sono un nostalgico: il mio formato preferito rimane ancora il libro di carta, quello su cui puoi scrivere note, e che profuma di…libro.
Nessuna esperienza di lettura e’ fantastica tanto quella dei libri fisici, grazie alla combinazione dei sensi coinvolti: quando leggiamo utilizziamo infatti non solo la vista, ma anche il tanto e l’olfatto.
Leggere un libro diventa un’esperienza psico-fisica e coinvolgente dal punto di vista emozionale.
Detto questo, da un paio d’anni ho scoperto il magico mondo dei libri in formato digitale e devo ammettere che sono molto più comodi e semplici da consultare e riutilizzare.
Ti consiglio di scegliere il formato che funziona meglio per te e allo stesso tempo voglio condividere il criterio di scelta che io personalmente utilizzo per comprare l’uno o l’altro.
Ti consiglio di comprare il libro di carta, quando:
- Hai letto il libro in digitale ma lo vuoi avere anche in formato cartaceo in quanto lo consideri una delle tue “pietre miliari”
- Vuoi utilizzare il libro come trigger psicologico, in modo tale da riportare alla memoria i concetti ogni volta che lo guardi
- Vuoi avere fisicamente il libro sul tuo scaffale per collezionarlo
- Hai sviluppato un attaccamento emozionale al titolo o all’autore
Ti consiglio di comprare il formato Kindle/ebook quando:
- Vuoi apprendere in maniera più scientifica, prendere note ed esportarle in formato digitale in pochi click
- Hai l’esigenza di esportare passaggi, sottolineature, citazioni o note da sincronizzare immediatamente con il tuo Evernote, Notion o altra piattaforma digitale su tutti i tuoi device
- Vuoi poter leggere il libro da ogni device (Kindle, cellulare, tablet, laptop)
- Vuoi risparmiare
- Vuoi comprare e leggere più titoli alla volta
- Vuoi semplicemente leggere i concetti principali del libro senza necessariamente leggerlo tutto
Ti consiglio di comprare il formato Audible/audio quando:
- Hai bisogno di una soluzione piu’ flessibile da ascoltare mentre sei impegnato a fare altre attività ripetitive che non richiedono troppa energia mentale
- Vuoi ascoltare il libro mentre guidi, sei sui mezzi o cammini verso il tuo ufficio, università o altro appuntamento
- Vuoi terminare il libro più velocemente, senza focalizzarti troppo sui dettagli, avendo una visione rapida d’insieme sui principali insegnamenti
5. Combina tipologie diverse di lettura e fruizione dei contenuti
In base alle categorie di libri che hai definito come prioritarie prima di cominciare a leggere attraverso la lista del punto 1, puoi procedere adesso alla lettura vera e propria.
Puoi decidere per esempio di leggere libri differenti allo stesso tempo, utilizzando diversi formati.
Magari in diversi momenti della giornata.
Il libro più importante e complesso potresti decidere di leggerlo in formato kindle o cartaceo quando sei a casa o in un ambiente senza distrazioni. Il secondo libro, meno complesso e più descrittivo, potresti decidere di ascoltarlo in formato Audible mentre ti sposti sul treno, in macchina o magari mentre cammini.
Personalmente ho sperimentato diverse combinazioni, ma ti lascio le mia soluzione preferita.
Sta a te trovare la migliore combinazione che si adatti meglio alla tua routine.
Nel mio caso amo leggere i romanzi di formazione o i libri con più storytelling in formato cartaceo, mentre tendo ad utilizzare il formato kindle per i libri di business, marketing o sulla produttività e crescita personale.
I titoli più lunghi, meno tecnici e meno prioritari all’interno della mia lista, tendo invece ad ascoltarli su Audible mentre cammino.
Questo mi da numerosi vantaggi. Innanzi tutto posso leggere due libri alla volta – uno su Kindle/cartaceo, e l’altro in formato audio.
Inoltre posso concentrarmi sulla lettura del libro più complesso quando sono a casa, a al tempo stesso riesco a sfruttare i tempi morti per ascoltare qualcosa di interessante (e non passare il tempo sui social media).
6. Prendi note mentre leggi
Per ricordare quello che leggi, devi trovare un metodo per memorizzare e prendere note.
Le note scritte, siano essere schemi, mappe mentali o brevi frasi riassuntive, sono essenziali per catturare le informazioni e poterle rileggere velocemente in un secondo momento, ricordando l’interno concetto senza dover ricominciare da capo.
Su formato cartaceo, puoi prendere le note al termine di ogni capitolo in modo da fare il riassunto dei principali insegnamenti, tecniche o strategie apprese. Questa soluzione richiede più tempo ma consente al nostro cervello di assimilare maggiori informazioni perché ci costringe a scrivere e a mettere per iscritto le nostre idee.
Se utilizzi il Kindle puoi aggiungere note con un tap sullo schermo e salvarle immediatamente. Il processo ti prende davvero pochi secondi, soprattutto se effettuato da cellulare. Puoi anche sottolineare le frasi più importanti utilizzando la funzione “evidenziatore”, avendo a disposizione diversi colori. Ti lascio il mio schema di colori, puoi modificarlo per trovare il tuo:
- Giallo = informazione mediamente utile
- Rosso = concetto chiave da ricordare
- Blu = aneddoto, storia o citazione
In alternativa o in aggiunta, puoi anche categorizzare il contenuto assegnando delle specifiche parole chiave ad ogni sottolineatura, in forma di nota. Ad esempio, quando stai sottolineando una citazione, puoi aggiungere in nota la keyword “CIT.” o per le definizioni “DEF.” e così via.
Se invece ascolti un audiobook su Audible, puoi decidere di aggiungere delle note scritte tramite cellulare ad ogni passaggio audio.

Quando aggiungi una “clip” (vedi immagine sopra), ovvero una specie di segnalibro all’interno degli audiobook, potrai aggiungere i tuoi commenti e riflessione in forma scritta.
7. Esporta le note
Una volta che hai terminato il libro, e’ fondamentale salvare tutto ciò che hai imparato e appuntato sotto forma di nota.
Se hai scelto il formato cartaceo, puoi fare due cose:
- Prendere le note sul contenuto di ogni capitolo al termine dello stesso
- Utilizzare le prime 2 pagine del libro (nella maggior parte dei casi completamente bianche) per scrivere i riferimenti agli argomenti trattati in ogni pagina dove hai preso una nota. Ad esempio: se a pagina 32 ho scritto una nota riguardo a come costruire una strategia di Referrals e Viral Marketing, a inizio libro scriverò “Pag. 32 – Tecniche per implementare una strategia di viral marketing”
- Fare una foto a quella pagina o ai singoli riassunti in modo da salvare anche una versione “digitale” delle stesso informazioni, accessibile da ogni device
In questo modo, ogni informazione sarà disponibile e facilmente accessibile sul libro, ogni volta che ti servirà.
Se utilizzi il Kindle, invece, il modo più semplice per salvare ed esportare le note e’ utilizzare l’applicazione Desktop dell’app di Kindle.

Quando aprirai la tua Kindle app sul laptop, noterai la funzione “Export highlights or notes”. Quando esporti le note (personalmente io non esporto mai le sottolineature), potrai salvare un file in formato HTML.

Una volta aperto il file HTML, ti consiglio di salvarlo ulteriormente in formato PDF, in modo da poterlo stampare o consultare ogni volta che vuoi.

8. Prenditi il tempo per rileggere le note e pratica la “spaced repetition”
Su base ricorrente, e’ cruciale rileggere le tue note, in modo da assicurarti di applicare le cose che impari.
Potresti rispondere che non sempre è necessario ripassare perché il libro lasci un segno nella nostra vita, ed e’ vero (in parte).
Ma ricordi la curva dell’oblio che abbiamo visto ad inizio articolo?
Ecco, quella curva ci dice che nella stragrande maggioranza dei casi il libro appena letto verra’ semplicemente dimenticato.
E’ per questo che abbiamo preso note. E’ per questo che le abbiamo esportate.
Ed e’ sempre per questo motivo che adesso andremo a rileggerle e ripassarle periodicamente in modo da poterle applicare con disinvoltura.
Questa abitudine, che porto avanti ormai da qualche anno e che mi ha aiutato ad elaborare ed assimilare molto meglio ciò che leggo, rientra in quella che viene definita come tecnica della “spaced repetition”.
La “spaced repetition” consiste nel rileggere e rivedere i nostri appunti ad intervalli frequenti e regolari, in modo da riportare alla mente quello che abbiamo letto poco tempo prima. Una delle sue applicazioni funziona in questo modo:
- Prendiamo appunti
- Rileggiamo gli appunti 24 ore dopo aver finito il capitolo o il libro
- Rileggiamo nuovamente nell’arco dei successivi 3 – 7 giorni
- Ripassiamo ancora dopo 30 giorni
- Successivamente, rinfrescare la memoria ogni 3 mesi
Personalmente io tendo a dimenticare con molta facilità quello che leggo e sono di sicuro uno di quegli individui che ricade a pieno nelle percentuali della curva della memoria di cui abbiamo parlato poco fa.
E se sei anche tu come me, fidati, la rilettura delle note ti verrà in soccorso e riuscirai a ricordare i concetti chiave con facilità.
9. Fai una lista degli insegnamenti che andrai ad applicare
Insieme con la “spaced repetition”, l’applicazione concreta di ciò che abbiamo imparato e’ in assoluto la decisione migliore che possiamo prendere per padroneggiare davvero i nuovi concetti.
Come si dice, la pratica vale più della teoria nella maggior parte dei casi e certamente nella lettura vale la stessa regola.
Dimenticheremo ciò che leggiamo ma ricorderemo ciò che applichiamo.
E in fondo, va bene così. Quando si tratta di libri non-fiction, vale a dire diversi dai titoli di narrativa, quello a cui aspiriamo davvero e’ il risultato che possiamo ottenere dalle nozioni lette.
E dunque, mettiamole in pratica.
Molti studi confermano come esperienza pratica ed emozioni associative siano i metodi più efficaci per padroneggiare le informazioni che impariamo quando leggiamo o ascoltiamo l’audio di un libro.
Se stavi cercando una sola indicazione su come migliorare la memoria di ciò che leggi, ti consiglio di seguire questa.
Mettendo in pratica quello che impari ottieni 3 benefici principali:
- Esperienza pratica – la quale stimola la memoria associativa
- Partecipazione emozionale – sappiamo quanto le emozioni, soprattutto quando intense, siano più semplici da riportare alla mente
- Feedback – ti fa capire se hai applicato bene l’insegnamento, se c’e’ qualcosa da migliorare o se non ti e’ di aiuto
Questo step e’ allo stesso tempo il più utile ma anche il più sottovalutato e dimenticato dalla maggioranza delle persone.
La differenza tra le persone che leggono tanto e quello che imparano cose nuove da ciò che leggono consiste in ciò che fanno con quelle informazioni.
Se non le mettono in pratica, le dimenticano.
Se decidono di applicarle, rimarranno in testa ed entreranno a parte parte del loro bagaglio culturale.
E tu, di quale gruppo di persone vuoi fare parte?
Ecco il processo che ti consiglio di seguire:
- Scegli dai 3 ai 5 migliori insegnamenti dei libro che hai appena letto
- Definisci i progetti (se li vuoi applicare all’ambito professionale) o contesti (se li vuoi applicare all’ambito personale) dove hai l’esigenza di risolvere un problema o semplicemente vuoi migliorare una situazione preesistente.
- Associa ogni insegnamento al corrispettivo progetto/situazione
- Metti in pratica ogni insegnamento e monitora i risultati
- Mantieni ciò che funziona e pensa al modo in cui puoi migliorare ciò che non sta producendo i risultati desiderati
Conclusioni
Bene, siamo arrivati alla fine.
A questo punto, spero di essere riuscito a darti degli spunti interessanti su come migliorare le memoria quando si tratta di libri.
Se sei un appassionato di lettura tanto quando lo sono io, sono sicuro che saprai quanto sia importante trovare un modo per ricordare le piccole gemme che troviamo nascoste all’interno dei nostri libri preferiti.
Ti lascio con un recap dei 9 consigli di cui abbiamo parlato un questo articolo:
- Tieni a mente che dimenticherai fino al 90% di cio’ che leggi dopo circa un mese
- Definisci la lista delle letture a cui vuoi dare priorità nei prossimi mesi
- Aggiungi i libri che vuoi leggere alla tua wishlist, in modo da creare una “libreria” (i libri che leggi e che hai letto in passato) e una “anti-libreria” (i libri che vorrai leggere in futuro)
- Scegli il libro da leggere in base al contesto in cui ti trovi in questo momento e alle tue esigenze
- Scegli il tuo formato di lettura preferito (cartaceo, kindle o audible)
- Combina differenti tipologie di fruizione dei contenuti
- Prendi note mentre leggi ogni libro, catturando le nozioni e takeaway più importanti
- Esporta le note in formato digitale o mantienile in formato cartaceo
- Rileggi le note periodicamente
- Fai una lista degli insegnamenti principali e, soprattutto, metti in pratica quello che impari
Personalmente ho applicato questo processo alla maggior parte dei libri che ho letto negli ultimi anni e mi ha consentito di ricordare almeno 3 concetti chiave di ognuno.
Anche se non avrai la possibilità di applicare tutti i concetti appresi e annotati, l’avere questa semplice lista ti darà modo di avere delle ottime idee da tenere nel cassetto, che non solo saprai già come implementare, ma che ti stimolerà a pensare in maniera differente (e possibilmente migliore).
E tu che strategie di memorizzazione stai seguendo? Hai qualche tecnica alternativa da consigliare?
*Foto tratte da: Google Immagini