Come fare ad imparare cose nuove? I consigli di Barbara Oakley

Barbara Oakley Imparare cose nuove

Spesso ci chiediamo: come fanno i grandi manager e imprenditori a sapere cosí tante cose? Ci stupiamo di quante fonti di informazioni siano stati capaci di assimilare nel corso della loro vita e ci sembra impossibile riuscire ad arrivare al loro livello.

Eppure, imparare cose nuove in maniera continuativa e sostenibile, è principalmente una questione di motivazione e processo. Se sappiamo come gestire questi due aspetti, tutto diventa più semplice.

Nell’episodio che trovi qui sotto, tratto dal Podcast “The knowledge project”, Shane Parrish intervista Barbara Oakley. 

Ci sono due cose che devi sapere prima di ascoltare la loro conversazione.

La prima è la storia di Shane Parrish.

Shane Parrish é il fondatore di Farnam Street, una sito dedicato alla conoscenza, all’apprendimento e alle tecniche per prenere decisioni più efficaci e intelligenti. Ma il passato di Shane é a dir poco intrigante: mentre lavora come esperto di Cybersecurity nell’intelligence Canadese, ha poi aperto un blog dove condivideva strategie di crescita personale, utilizzandolo come un metodo per mettere a terra quello che imparava. Dopo poco, i suoi lettori erano diventati executive managers e grossi investitori che volevano migliorare le proprie capacitá decisionali.

La seconda è il curriculum straordinario di Barbara Oakley. 

Chi é Barbara Oakley? É una professoressa americana di ingegneria alla Oakland University e alla McMaster University. I suoi corsi online sull’apprendimento, tra cui spicca “Learning How To Learn: Powerful mental tools to help you master tough subjects” sono tra i più autorevoli e popolari al mondo. Come se non bastasse, si é anche dedicata alla ricerca, sia nel campo dell’educazione che dell’ingegneria.

Sicuramente due profili non banali. Sono abbastanza sicuro che potremo concordare sul valore non comune delle informazioni condivise in questa chiacchierata. 

Qui sotto ti lascio i principali punti di questa interessante chiaccherata che hanno colto la mia attenzione.

Gli spunti più interessanti

  • Per imparare nuove dobbiamo utilizzare entrambe le modalità di apprendimento del nostro cervello: il “diffused” mode e il “focus” mode. Il primo assimila informazioni quando ci rilassiamo, prendendoci una pausa dallo studio, mentre il secondo riguarda l’apprendimento focalizzato e utilizza le tecniche di ripetizione e active recall.
  • Grazie combinazione delle due modalità di apprendimento, siamo in grado di far si che il nostro cervello abbia il tempo di elaborare le informazioni e creare nuove connessioni cerebrali (sinapsi), cercando di comprendere argomenti prima sconosciuti. Prendersi il giusto tempo per rilassarsi è fondamentale, proprio per consentire al cervello di catturare il significato e la logica di ciò che stiamo studiando.
  • È fondamentale gestire la procrastinazione. Nell’alternanza delle due fasi di apprendimento, è spesso comune dare troppo spazio alla procrastinazione, che ci porta alla distrazione, alla perdita di tempo e allo stallo. Il nostro cervello è programmato per conservare energia e sceglierà sempre la cosa più semplice da fare e meno dispendiosa da fare. Sta a noi utilizzare la logica e razionalità per farlo funzionare a pieno potenziale.
  • Una delle migliori teniche per stimolare il focus è la cosidetta “Pomodoro Technique“, la quale prevede di dividere il lavoro/studio da portare a termine in blocchi da 25 minuti l’uno, intervallati da 5 minuti di pausa. I minuti di pausa fungono da ricompensa, ci consentono di rilassarci e al tempo stesso ci motivano a continuare. I 25 minuti di lavoro, invece, sono estreamanete focalizzati e non danno spazio a nessuna distrazione.
  • L’esericizio fisico ci aiuta ad apprendere meglio, in quanto il nostro corpo, quando messo in movimento, rilascia una proteina chiamata BDNF (brain derived neurotrophic factor). Essa fa parte dell’insieme dei cosidetti “growth factors” e favorisce sia il mantenimento che la crescita neuronale. In parole povere, ci aiuta a incrementare le connessioni neuronali e crearne di nuove, e la nostra comprensione del mondo aumenta.
  • Durante il giorno è fondamentale camminare molto e rilassarsi, arrivando quasi ad annoiarci. Perchè? Per consentire al cervello di rilassarsi e stimolare il pensiero creativo
  • Quando studiamo, il nostro cervello si comporta come un “polpo“. Sostanzialmente, dobbiamo immaginare il nostro cervello come uno strumento diviso in tanti “bracci“. A seconda delle attivitá che compie, l’energia richiesta da un determinato braccio per portarla a termine consuma la nostra capacità di concentrazione. Una volta esaurita, non riusciamo più ad imparare o elaborare idee. Nel momento in cui impariamo cose nuove, la maggior parte della nostra energia viene speso dal “braccio” dell’apprendimento, mentre quando facciamo attività routinarie ne consumiamo di meno perchè la memoria a lungo termine non viene stimolata e agiamo in maniera automatica. Quando ciò avviene, il cervello può utilizzare altri “bracci” e fare altre cose. Il sonno e il relax ci aiuta a elaborare e conservare informazioni al di fuori dell’ippocampo, in modo che ci sia più spazio per imparare cose nuove. Ciò avviene principalmente nella fase REM. In questo senso, dobbiamo riuscire a bilanciare i diversi livelli di intensità e capacità del cervello, utilizzando tutti i suoi “bracci” in maniera appropriata.
  • Quando dormiamo il nostro cervello muove una parte delle informazioni apprese dall’ippocampo all’interno della memoria a lungo termine. Il modo migliore per apprendere cose nuove, dunque é imparare piccole porzioni di informazioni alla volta, in maniera progressiva. Cercando di imparare tutto in una volta é solo controproduttivo e troppo impegnativo: la maggior parte delle informazioni andrà persa.
  • Il modo migliore per imparare è metterci alla prova, ripetendo ciò che abbiamo appreso. La ripetizione continuativa a intervalli regolari di 24 – 36 ore ci consente di verificare se abbiamo davvero compreso un determinato argomento. Per testarci, dobbiamo evitare di ripetere con il libro aperto. Chiudiamo il libro, esprimiamo il concetto cosí come ce lo abbiamo in testa e andiamo a ripassarlo solo quando non riusciamo a riprodurne il significato nella nostra mente. Utilizziamo il sonno a nostro favore e, come si dice, “dormiamoci sopra” (ci aiuterà a fissare meglio le informazioni).
  • Il mito dei “learning styles“, ossia i “metodi di apprendimento”, il quale sostiene che persone diverse imparano in modi differenti (ad esempio tramite lettura, video, audio, cinestetica), deve essere rivisto. Uno studio recente ha dimostrato come in realtà la migliore compresione avvenga utilizzando un mix di tutti questi stili. Inoltre ognuno di noi, dal punto di vista mentale, è in grado di imparare qualsiasi cosa, tramite ognuno di questi metodi.

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