Essentialism – La ricerca disciplinata della sottrazione.
Questo e’ all’incirca la traduzione italiana letterale del libro di Greg McKeown, che in italiano si chiama invece “Dritto al sodo”.
Sicuramente uno dei miei libri preferiti sulla produttività e uno dei più popolari e letti al mondo. Tratta di un tema molto interessante: ovvero l’essenzialismo, il processo da seguire per identificare le poche cose che davvero contano nella nostra vita ed eliminare il resto. In altre parole e’ un sistema per identificare le attività che contribuiscono a fare dei progressi sostanziali verso i nostri obiettivi.
In questo senso non e’ un libro sulla gestione del tempo o su tattiche di produttività, piuttosto tratta di come identificare le cose giuste da fare. E’ una specie di filosofia di vita, un modo diverso di indicare l’importanza di vivere il momento.
Dunque super utile per tutti coloro (me compreso) che si ritrovano sempre stanchi, impegnati a fare mille cose e pensare che il tempo non sia mai abbastanza.
In questo video ti voglio parlare di alcune piccole gemme che mi hanno letteralmente aperto la mente quando le ho lette.
Veniamo al sodo – Ecco i 5 concetti che ho preso in prestito dal libro e che vorrei condividere con te.
1. Scegliere
Il primo: esistono molte piu scelte di quelle che possiamo effettivamente imparare, testare ed implementare nella nostra vita. Dobbiamo scegliere le poche cose vitali che hanno davvero importanza per noi. E trovandoci davanti a cosi’ tante scelte possibili, dobbiamo migliorare almeno in 2 cose: avere chiaro cio’ che vogliamo e non lasciare che siano gli altri a dettare la nostra agenda. Dunque è fondamentale esplorare cose diverse se non abbiamo ancora le idee chiare in modo da scoprire quello che siamo bravi a fare e che produce risultati positivi. Eliminiamo invece cio’ che è superfluo e non ci migliora.
2. Tempo
Il secondo punto: il tempo è il nostro piu grande asset come sappiamo, ma spesso tendiamo ad occuparlo eccessivamente, nel tentativo di farne un uso migliore. In realtà, esiste un tempo per fermarsi che e’ tanto importante quanto quello che utilizziamo per “fare cose”. Fermarsi e’ cruciale sotto due aspetti: per stimolare la creatività’ e per riflettere. Entrambe le azioni sono elementi chiave dell’essenzialismo. Creare lo spazio per pensare e’ l’anticamera di grandi idee, le quali arrivano proprio quando consentiamo alla nostra mente di vagare.
3. Sonno
Ok, il prossimo punto e’ davvero interessante e difficile da accettare per molti, o di sicuro per me. Il terzo concetto riguarda il sonno. Il sonno e’ fondamentale per incrementare la nostra produttività ed efficacia durante il giorno, per avere focus. Se non dormiamo, invecchiamo piu velocemente, siamo piu stressati, ingrassiamo e andiamo piu facilmente in burnout. E’ molto semplice, e’ scientificamente provato. Siamo circondati dalla cultura dell’hustling , fare fare fare e dormire poco che tanto poi dormiremo da morti. Il problema e’ che il nostro corpo non e’ programmato per funzionare in questo modo e, banalmente, se non dormiamo ci metteremo piu tempo a portare a termine un compito relativamente semplice e avremo molta piu difficolta a generare idee e trovare soluzioni. In breve, avremo difficolta a progredire verso il nostro obiettivo.
4. Chiarezza
Il quarto concetto riguarda la chiarezza. Come fare chiarezza nella nostra mente rispetto alle cose essenziali? Greg ci consiglia di selezionare solo le attività che siano in linea con i nostri valori e che abbiano valore sul lungo termine e ci invita inoltre a rispondere a una serie domande, utili per fare appunto piu chiarezza nella nostra testa, come: Qual e’ la cosa in cui possiamo eccellere? Come identifichiamo il nostro obiettivo? E come sapremo di averlo raggiunto?
5. Dire di no
Il quinto punto e’ tanto utile quanto difficile da mettere in pratica: Dire di no. Molto spesso tendiamo a fare una cosa anche quando sappiamo che non sta producendo risultati, anzi ci fa andare nella direzione opposta. Perche’ allora continuiamo a farla? Il motivo e’ prevalentemente dovuto al cosiddetto “sunk costs” bias, ovvero se abbiamo investito molto in una cosa (denaro o energia), ci verra’ difficile fermarci e dire basta. In piu’ diamo molto valore alle cose che abbiamo fatto e possediamo quindi e’ complicato accantonare un progetto o una cosa a cui ci siamo affezionati. Quando non c’e chiarezza rispetto ai nostri obiettivi, tendiamo a dire meno “no”, semplicemente perché non sappiamo distinguere tra cio che e’ importante e cio che non lo e’. La chiarezza su cio’ che vogliamo ottenere e’ fondamentale per capire cosa rimuovere. Sapere dove vuoi andare ti aiuta a comprendere a cosa potrai dire di no. Per cominciare a dire di no, dobbiamo fare un’opera di sottrazione, ovvero rimuovere le cose non essenziali. Dobbiamo fermarci, riflettere prima di agire e chiederci: questa cosa, questa email, questo task, questo progetto, questa riunione su cui sto lavorando, e’ effettivamente in linea coi miei obiettivi di lungo termine?
Bonus
Un altro paio di punti bonus che voglio includere in chiusura sono:
- È importante lasciare sempre un buffer di tempo per le attività che prendiamo in carico. Tendiamo sempre a sottovalutare il tempo che le attività ci richiederanno nel breve termine. Avere sempre almeno il 20% in più di tempo per essere sicuri di poterle portare a termine è davvero cruciale
- Quando sembra impossibile portare a termine un’attività perchè troppo grande, è fondamentale dividere un task molto grande in piccoli step. Sapere di essere in grado di concludere quotidianamente piccole attività per avvicinarci al goal finale ci darà il coraggio e la motivazione di andare avanti
Ti consiglio di leggere assolutamente questo libro. E’ breve, chiaro, interessante e scorre veloce. Ma soprattutto è pieno di consigli immediatamente azionabili, come quelli che ti ho appena raccontato.
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